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Stonehenge: un tempio restituito ai druidi
di William Stukeley
a cura di Marco Ghione - Alessio A. Miglietta
Pagine 194
Brossura con alette
EAN 9788898500246
(edit with the Customer Reassurance module)
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La pubblicazione di Stonehenge: A Temple Restor’d to the British Druids (Londra, 1740) ha rappresentato una delle pietre angolari della storia dell’archeologia britannica e in particolare degli studi sul complesso megalitico più noto al mondo, la cui origine e funzione è ancora oggetto di vivacissimo dibattito. Il carattere innovativo di questo testo si mostra soprattutto nella prima vera applicazione degli strumenti metodologici e delle tecniche sperimentali, propri della nuova scienza, agli studi antiquari, inaugurando di fatto la disciplina dell’archeoastronomia; e a questo si aggiunge l’originale tesi che fa da sfondo al resoconto degli scavi e delle misurazioni effettuate in situ dall’autore: l’attribuzione della costruzione del tempio ai druidi, in polemica con le ipotesi prevalenti che indicavano invece i Romani conquistatori. Nato anche per sfatare la leggenda medievale che vedeva in Merlino e nei Giganti d’Africa i fautori dell’enigmatico cerchio di pietre conficcate sulla piana di Salisbury, il testo di Stukeley finì per essere fonte esso stesso di un mito dal successo straordinario: l’antica e superiore sapienza druidica, erede dell’antichissima scienza dei Patriarchi, a cui sarebbero state note le leggi che regolano l’universo e le modalità di utilizzo dei più importanti strumenti scientifici (bussola compresa).